3 ottobre – 3 novembre 1982
La mostra del 1982 offre una rassegna di molte tra le massime personalità, appartenenti a generazioni diverse, che operano oggi nella scultura, e consente allo spettatore di vivere una esperienza diretta di quanto è avvenuto e avviene in questo campo.
Per ogni artista esistono precedenti storici, ascendenze, richiami e in ognuno vi sono intenzioni precise, che vanno dalla critica aspra al mondo attuale fino all’ironia o all’immagine pura o sacrale.
Gli autori presenti sono: Marino Marini, Claudio Ambrogetti, Ugo Attardi, Floriano Bodini, Nado Canuti, Arturo Carmassi, Pietro Cascella, Andrea Cascella, Pino Castagna, Alik Cavaliere, Sauro Cavallini, Mario Ceroli, Quinto Ghermandi, Emilio Greco, Gigi Guadagnucci, Marcello Guasti, Lorenzo Guerrini, Giacomo Manzù, Marcello Mascherini, Carlo Mattioli, Luciano Minguzzi, Mario Negri, Augusto Perez, Arnaldo Pomodoro, Giò Pomodoro, Carlo Sergio Signori, Francesco Somaini, Vittorio Tavernari, Valeriano Trubbiani, Giuliano, Alberto Viani.
“… Nessun’opera d’arte è, semplicemente, possibile senza la continuità e integralità col visibile, nel senso che il visibile è il vedere stesso creativo dell’uomo, che da scoperta, individuazione, formazione diventa nella riflessione oggettivamente denominazione, termine comunicativo, significato, uso pratico. Il carattere della visione artistica è quello di essere un vedere originale, cioè una formazione del cosmo nuovamente creata ed aggiunta al patrimonio spirituale dell’umanità. Il visibile artistico è una scelta ispirata e una costruzione, una lingua personale…” Carlo L. Ragghianti, 1964