A causa del nuovo DPCM del 3 dicembre la mostra della Fondazione Ragghianti L’avventura dell’arte nuova | anni 60-80 Cioni Carpi | Gianni Melotti
resterà chiusa, salvo ulteriori disposizioni, fino al 15 gennaio 2021.
Nell’attesa di poter riaprire vi proponiamo il tour virtuale della mostra, realizzato da Red Studio, disponibile al link storage.net-fs.com/hosting/6777520/0/
Buona visita!
Lucca, 4 dicembre 2020 – Tra le misure previste dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 dicembre, c’è la proroga della chiusura delle mostre e dei musei. Perciò anche la Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti è costretta ad annunciare il protrarsi della sospensione della doppia esposizione L’avventura dell’arte nuova | anni 60-80. Cioni Carpi | Gianni Melotti, curata da Angela Madesani e da Paolo Emilio Antognoli, fino al 15 gennaio 2021 compreso.
L’avventura dell’arte nuova si compone di due mostre distinte, allestite da Arrigoni Architetti, con i rispettivi cataloghi, dedicate al milanese Cioni Carpi (1923-2011) e al fiorentino Gianni Melotti (1953), accomunate dal fil rouge della transmedialità, dell’audacia creativa e dell’esplorazione di forme d’espressione inedite. L’obiettivo è di indagare un periodo di forte fermento nell’Italia degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta, riscoprendo l’attività di personaggi particolarmente poliedrici e inventivi.
L’avventura dell’arte nuova ha finora riscosso un grandissimo successo di critica, registrando recensioni positive e segnalazione sulle principali testate cartacee e online nazionali, nonché in televisione (al Tg2) e alla radio (di pochi giorni fa, il servizio di Rai Radio3 Suite). Notevole, fino a oggi, anche l’afflusso di pubblico, nonostante le restrizioni e limitazioni già imposte dai precedenti DPCM. Come dichiara il direttore Paolo Bolpagni, «l’auspicio è di poter riaprire, non appena la situazione sanitaria e le norme vigenti lo consentiranno, questa mostra dedicata alla sperimentazione dell’arte italiana tra gli anni Sessanta e Ottanta del secolo breve, che ha delineato un percorso sfaccettato e per molti aspetti sorprendente, affascinando tutti coloro che l’hanno visitata. Ora occorre sospendere l’attività espositiva, ma la vita e la progettualità della Fondazione Ragghianti non si fermano, anche in vista degli importanti appuntamenti che attendono la nostra istituzione nel 2021».
Ufficio stampa
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