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Öyvind Fahlström

19 marzo – 15 maggio 2001

Mostra a cura di  Vittorio Fagone

Con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca

Nato nel 1928 a San Paolo da genitori scandinavi e morto a Stoccolma nel 1976, Öyvind Fahlström è oggi considerato uno dei protagonisti internazionali della ricerca artistica del XX secolo. Nel 1997, a Kassel, in Germania, la manifestazione internazionale dOCUMENTA ne ha rilanciato con forza l’opera, mettendone in evidenza, a venticinque anni dalla precoce scomparsa, la complessa specificità e attualità che lo fa risultare oggi quasi un pioniere rispetto alla figura di “multi-artista” affermatosi nell’ultimo decennio.
La sua opera ora esplora il mondo dei comics, ora la particolare dislocazione spaziale degli elementi componenti nuove e permutabili articolazioni figurative, mentre risulta costante il ricorso a innovative e sperimentali utilizzazioni del cinema, della radio, della televisione, di inedite espressioni della poesia concreta.

La grande esposizione internazionale che la Fondazione Ragghianti di Lucca dedica a Öyvind Fahlström – in collaborazione con il Museo d’Arte Contemporanea di Barcellona, promotore dell’iniziativa – è curata da Manolo Borja-Villel, direttore del MACBA, Jean Françoise Chevrier, professore della Scuola Nazionale Superiore di Belle Arti di Parigi e Sharon Avery Fahlström, vedova dell’artista e direttrice della Öyvind Fahlström Foundation and Archives, New York. La mostra ripropone al pubblico italiano (che già nel 1966 aveva saputo riconoscere nel giovane artista, rappresentante ufficiale della Svezia alla Biennale di Venezia, uno dei protagonisti della ricerca visuale contemporanea) una vasta antologia di opere pittoriche, disegni, installazioni, filmati originali e registrazioni.
Accanto a cento opere originali particolarmente significative, provenienti dal Centre Georges Pompidou di Parigi e da altri musei e collezionisti tedeschi, svedesi, statunitensi e italiani che testimoniano le diverse forme e i diversi periodi di attività di Öyvind Fahlström, nella mostra della Fondazione Ragghianti vengono anche presentate cinque grandi installazioni: Opera, 1952-53; The Little General (Pinball Machine),1967; Meatball Curtain (for Robert Crumb), 1969; World Bank, 1971; Garden – A World Model, 1973. Queste installazioni mettono in risalto l’originale linguaggio creativo adoperato dall’artista insieme alla convinta adesione alle tematiche politico – sociali espresse dalla più avanzata arte di ricerca europea negli anni Sessanta e Settanta.

La mostra è accompagnata da un dettagliato catalogo scientifico in lingua inglese (Ingoprint, pp. 370) introdotto da un saggio di Jean – Françoise Chevrier, curatore della mostra. L’ampio studio monografico di Chevrier è anche pubblicato in lingua italiana in un supplemento al catalogo internazionale, edito per l’occasione.

L’esposizione dedicata a Öyvind Fahlström ha inaugurato un ciclo continuo di attività e di scambi espositivi del Centro Studi sull’Arte Fondazione Ragghianti, curato dal Direttore Vittorio Fagone.

In collaborazione con  Agenzia per il Turismo di Lucca,  La Vigilanza – Lucca Gruppo Fidelitas.

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