20 settembre 2003 – 1 febbraio 2004
A cura di Vittorio Fagone, Vittoria Crespi Morbio
Con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca
Nella complessa e articolata concezione delle “arti della visione” che Carlo Ludovico Ragghianti proponeva per un’adeguata comprensione dell’ampiezza dei fenomeni artistici nel mondo contemporaneo, la dimensione visuale della scenografia teatrale, così come le inerenze tra spazio figurativo e spazio musicale, trovavano un originale risalto.
È nello spirito di questa chiara e pionieristica prospettiva conoscitiva e critica che la Fondazione Ragghianti ha proposto a cura di Vittorio Fagone, docente di Museografia al Politecnico di Milano e direttore della Fondazione Ragghianti, e Vittoria Crespi Morbio, curatrice delle Raccolte scenografiche del Teatro alla Scala di Milano, una grande esposizione che documenta attraverso 300 bozzetti, manifesti, modelli, figurini e costumi originali, il ruolo e il valore degli aspetti visivi proposti da Giacomo Puccini come chiave della propria opera musicale. L’emozionata visione del mondo, caratteristica del grande musicista lucchese, si concretizza in figure e atmosfere luminose che il teatro musicale aveva in precedenza trascurato. Il risultato di questa esposizione conferma, anche dal versante visivo, il valore fortemente innovativo dell’opera pucciniana.
All’esposizione, frutto di tre anni di ricerche compiute nei più prestigiosi teatri lirici del mondo (in particolare presso il Teatro alla Scala di Milano e il Teatro Comunale di Firenze), hanno dato il loro contributo alcuni tra i più noti studiosi del rapporto tra arti visive e musica nel XX secolo: Gabriella Biagi Ravenni, Moreno Bucci, Francesco Degrada, Maria Pia Ferraris, Helen M. Greenwald, Harvey Sachs, Mercedes Viale Ferrero.
L’esposizione si avvale, per la prima volta in Italia, delle più avanzate tecnologie interattive e multimediali per “dare vita” ai materiali d’archivio raccolti e presentati in mostra. Attraverso apparecchiature appositamente realizzate da Sensing Places e originariamente sperimentate al MIT Media Lab di Boston dall’ingegner Flavia Sparacino, esperta di museografia informatizzata presso lo stesso centro e curatrice della sezione multimediale dell’esposizione, il pubblico ha potuto seguire con assoluta naturalezza nei percorsi della mostra la coerenza tra immagini figurative ed arie pucciniane. Attraverso particolari ologrammi realizzati secondo tecnologie innovative, per questa occasione, dal gruppo di Spatial Imaging del MIT Media Lab di Boston, è stato inoltre possibile avere una visione tridimensionale dei bozzetti di alcune fondamentali scenografie pucciniane.
Il catalogo, edito da Maria Pacini Fazzi Editore, comprende le illustrazioni di tutte le opere e i documenti presentati in mostra, oltre ai saggi introduttivi dei curatori e dei componenti del comitato scientifico.
Dato il grande successo di pubblico la chiusura della mostra La scena di Puccini, inizialmente prevista per l’11 gennaio, è stata rinviata al 1 febbraio. La proroga dell’esposizione richiesta da enti culturali, scuole, gruppi e singoli visitatori, è resa possibile dalla disponibilità dei vari teatri, musei e collezionisti prestatori.
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