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Fototeca

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Per accedere alla fototeca è necessario prendere un appuntamento con la responsabile della fototeca, arch. Angelica Giorgi, allo 0583-467205 o per mail all’indirizzo angelica.giorgi@fondazioneragghianti.it.

Per la consultazione on line 
CATALOGO FOTOGRAFICO

Modulistica

Fondo Carlo Ludovico Ragghianti

Il fondo, arrivato in Fondazione unitamente al patrimonio bibliografico tramite il dono dei coniugi Ragghianti, mantiene la suddivisione data dagli stessi donatori. È costituito da circa 160.000 immagini tra fotografie e ritagli, raccolti da Ragghianti nell’arco di circa 50 anni, dalla metà degli anni Trenta fino alla fine della sua vita. Il fondo si compone in prevalenza di stampe fotografiche e fotomeccaniche e, in piccola parte, anche di negativi su vetro (lastre), diapositive, negativi su pellicola. Il patrimonio conservato comprende immagini relative a tutti gli ambiti di ricerca promossi da Ragghianti, dalla preistoria al contemporaneo, dall’architettura al design, dalle arti extra europee alla miniatura.

 

Fondo Pier Carlo Santini

Il fondo fotografico Santini è il frutto della donazione dei circa 20.000 pezzi raccolti da Pier Carlo Santini, primo Direttore della Fondazione Ragghianti, dagli anni Sessanta fino al 1993. È un fondo dedicato prevalentemente all’arte contemporanea, non catalogato né inventariato.
Il materiale del fondo Santini è consultabile direttamente dall’originale.

 

Sezione Lucchese

La Sezione Lucchese è costituita da oltre 5.000 immagini, tra stampe sciolte, diapositive e negativi su pellicola. Si compone dei seguenti fondi fotografici:

  • Fondo Ghilardi con 700 stampe fotografiche. Il Fondo Ghilardi è stato costituito nell’ottobre 1995: e raccoglie le riproduzioni di una gran parte dei negativi su lastra di vetro realizzati dal fotografo lucchese Eugenio Ghilardi (Lucca, 1910-1985), concessi ad uso di studio dalla famiglia Ghilardi.
  • Fondo Fanelli-Trivisonno di 330 stampe fotografiche, donate da Giovanni Fanelli e Francesco Trivisonno, realizzate dai donatori negli anni Sessanta.
  • Fondo Santini con 659 stampe fotografiche.
  • Fondo Ragghianti con 118 stampe fotografiche.
  • Fondo Fondazione Ragghianti con 2.115 stampe fotografiche, costituito da acquisti e campagne fotografiche realizzate in occasione di mostre, incontri e o attività della Fondazione Ragghianti.

Fondo Hugh Honour  e John Fleming

La raccolta fotografica di Hugh Honour e John Fleming è pervenuta alla Fondazione Ragghianti – tramite la donazione da parte degli eredi avvenuta nel 2017 – insieme a parte dell’archivio personale degli studiosi e a numerose testate di riviste d’arte a loro appartenute (London Revue of BooksCountry LifeThe Burlington MagazineFlorentiner MitteilungenThe Art BulletinThe Times Literary Supplement). Il fondo fotografico consta di 5.773 fotografie, divise in 48 faldoni. Le sezioni della raccolta fotografica rispecchiano gli interessi e le ricerche portate avanti dai due studiosi nel corso della loro vita. Molto consistente è la sezione sulle opere di Canova con più di 500 fotografie di grande formato (50 x 40 cm).

I titoli delle sezioni

  • Italian painters
  • Foreign painters
  • Sculptors
  • Sculpture miscellaneous
  • Miscellaneous (Arms; Ceramics, Egyptian taste; 18th Century Revival; Furniture; Gardens; Gems; Glass; Ivories; Jewelry; Medals; Silver; Textiles; Gothic Revival; Turkish Style, Primitive Cult.)
  • Architecture
  • The European vision of America
  • Romanticism
  • Canova

Fondo Attilio Ferrero

Il Fondo fotografico Attilio Ferrero è stato donato alla Fondazione Ragghianti dal figlio Franco Ferrero nel 2021. Il fondo consta di un totale di 68 immagini:
21 positivi formato cartolina riguardano opere della Pinacoteca Nazionale di Lucca
28 positivi formato cartolina riproducono opere presenti nel Museo Nazionale di S. Matteo di Pisa
19 lastre fotografiche in vetro relative alla Basilica di S. Pietro di Perugia.
Le fotografie della Pinacoteca di Lucca e del Museo di S. Matteo di Pisa furono utilizzate negli anni 1960-65 dal laboratorio A.F.T. di Attilio Ferrero per la stampa di cartoline su commissione della Ditta Mario e Giuliano Tognoli di Livorno (marchio MAGIT). Invece le lastre della Basilica di S. Pietro appartenevano all’archivio della Soc. Bromostampa di Torino e furono utilizzate per la stampa di cartoline negli anni 1930-40.

 

Fondo Piero Pierotti

Il Fondo fotografico Piero Pierotti è stato donato direttamente dall’autore alla Fondazione Ragghianti nell’estate 2024. Il fondo consta di un totale di 2000 immagini con i relativi negativi.
Le fotografie, risultato di una ricerca, finanziata dalla Banca del Monte di Lucca negli anni Settanta, sono state scattate direttamente dal prof. Pierotti e sono inedite. Si tratta di un considerevole patrimonio che documenta l’architettura vernacolare dei borghi storici nella media e alta valle del Serchio, ma anche il territorio circostante e rivela scene di vita quotidiana. Consulta i paesi della media e alta valle del Serchio fotografati
Autore: Piero Pierotti
Data delle riprese: 1972-1973
Macchina fotografica: Asahi Pentax
Obiettivi: 36 mm, 50 mm, 200 mm
Pellicola: bianco e nero morbida
Negativi e materiale di stampa: variabili
Stampa formato: negativo intero
Asciugatura e smaltature: su piastra

 

Digitalizzazione e catalogazione della Fototeca

La Fondazione Ragghianti ha dato inizio nel 2002 sotto la direzione di Vittorio Fagone a un progetto di informatizzazione dell’Archivio fotografico, avvalendosi in una prima fase della collaborazione di Lucense SCpA, Meta e Gruppo Liberologico di Pisa (responsabile scientifico del progetto: Centro Ricerche Informatiche Beni Culturali-SNS, Pisa).

Dal 2015 sotto la direzione della dott.ssa Maria Teresa Filieri la Fondazione Ragghianti ha richiesto la consulenza scientifica della Fondazione Federico Zeri di Bologna per attivare un progetto di valorizzazione, riordino e catalogazione della fototeca di Carlo Ludovico Ragghianti. Sotto il coordinamento della dott.ssa Francesca Mambelli – consulente esperta nella valutazione dei materiali dell’archivio fotografico, sia per quanto riguarda l’importanza documentaria in riferimento alle opere d’arte riprodotte, sia per quanto riguarda i dati più strettamente fotografici – è stata iniziata la digitalizzazione e la catalogazione dei materiali, uniformandosi ai criteri adottati dalla Fototeca Zeri. Il software è stato elaborato dalla società IDS Unitelm. La catalogazione sul software, ad opera delle dott.sse Elisa Bassetto e Agata Insana, è iniziata dalla sezione ARTE MEDIEVALE, e in particolare dalla SCULTURA.

La decisione di iniziare la catalogazione a partire dall’arte medievale è stata conseguenza del fatto che dal 2010 al 2012, a seguito di un progetto di collaborazione con la Scuola di specializzazione dell’Università di Firenze, alcuni allievi (Elena Crudo, Benedetta Gigli, Alice Parri, Emanuele Zappasodi), sotto la supervisione del Prof. Andrea De Marchi e il coordinamento delle dott.sse Elena Crudo e Alice Parri, hanno redatto le schede scientifiche di tutte le opere di scultura e pittura medievale, in ordine di autore, presenti all’interno della fototeca di Carlo Ludovico Ragghianti.

Oltre alla catalogazione della SCULTURA MEDIEVALE è disponibile on line anche un repertorio delle opere dell’ARTE CONTEMPORANEA (SECC. XIX-XX), che deriva da una riversamento sul nuovo software dei dati e delle immagini digitali provenienti dal primo progetto di informatizzazione del 2002.
La sezione Arte contemporanea, a differenza degli altri materiali della fototeca, è stata oggetto di un progetto di ordinamento e di identificazione su iniziativa di Carlo Ludovico Ragghianti al momento della costituzione del Centro Studi a lui intitolato. Il suo obiettivo, in linea con il metodo «vedere, e poi leggere (se ancora se ne ha voglia)», era quello di realizzare una fototeca non solo rivolta agli specialisti ma ad un pubblico ampio in funzione educativa (FR, ACLR, Carteggio generale, f. Lanzillo Grazia, lettera di Ragghianti a Lanzillo del 18 gennaio 1982). Per questo si è scelto di riportare le informazioni presenti sul retro dei cartoncini in maniera conservativa senza integrazioni o aggiornamenti. Le informazioni relative al repertorio Arte contemporanea (autore, titolo dell’opera fotografata, localizzazione) sono dunque dedotte dall’etichetta applicata sul retro del cartoncino su cui è incollata la stampa fotografica o fotomeccanica, o da eventuali annotazioni manoscritte. Per questo motivo, alcune informazioni potrebbero non essere in linea con i risultati della più aggiornata ricerca storiografica.

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