Venerdì 18 novembre
Cappella Guinigi Complesso di San Francesco a Lucca
Giornata di studio dedicata a Clara Baracchini
La Fondazione Ragghianti ricorda la studiosa e il suo impegno per la tutela del patrimonio culturale
A poco più di un anno dalla scomparsa della studiosa, avvenuta il 27 marzo 2021, la Fondazione Ragghianti organizza, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, per venerdì 18 novembre “Al servizio della storia e dell’arte”. Una giornata in ricordo di Clara Baracchini.
La giornata di studi, aperta la pubblico, si terrà presso la Cappella Guinigi nel Complesso di San Francesco a Lucca e vedrà avvicendarsi, dopo i saluti del direttore della Fondazione Ragghianti Paolo Bolpagni, studiosi che ricorderanno Clara Baracchini quale infaticabile artefice d’importanti progetti nel campo della tutela e del restauro ma anche della didattica e delle esposizioni nonché autrice di importanti pubblicazioni dedicate soprattutto al patrimonio storico-artistico della Toscana medievale.
Interverranno, a partire dalle ore 9:30 Marco Collareta, Antonino Caleca, Antonella Capitanio, Donata Levi, Lorenzo Carletti, Cristiano Giometti, Francesca Fabiani, Raffaella Grilli, Valentina Musetti e Sonia Maffei. La conclusione dei lavori è prevista per le 18.30.
Nata a Villafranca in Lunigiana il 15 novembre 1943, Clara Baracchini è stata allieva di Carlo Ludovico Ragghianti all’Università di Pisa. Successivamente ha conseguito il diploma di specializzazione alla Scuola per storici dell’Arte medievale e moderna e conservatori delle opere d’arte e si è dedicata all’attività didattica sia presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara che alla Scuola di specializzazione dell’Università di Pisa. Per quasi cinquant’anni è stata l’anima della Soprintendenza di Pisa occupandosi, da funzionaria, di catalogazione del patrimonio artistico e della sua tutela e di progettazione di sistemi informatici dedicati al restauro e agli archivi, un ruolo, svolto con grande passione e impegno.
Nell’introduzione al catalogo Tempo su tempo. Carlo Ludovico Ragghianti e il carattere cinematografico della visione (1999), così scrisse: «Questo modo di concepire il mio lavoro (e prima ancora la ragione per cui l’avevo scelto), la vita dunque, che mi ero disegnata e il modo in cui la vivevo, dipendevano dall’insegnamento di Carlo Ludovico Ragghianti. Da lui avevo assimilato la convinzione che ogni prodotto visivo dell’ingegno umano, se compreso nell’intenzione del suo autore, apre al contatto con l’universo mentale di questi; che la storia la si può fare guardando, e cercando di capire, una sedia come una collina, un campanile, un film, un calice».
Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti
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