“Otto Hofmann artista europeo. Dal Bauhaus all’Italia”
offre l’opportunità unica di approfondire l’astrattismo e il Bauhaus attraverso le opere di un artista la cui vicenda ha percorso buona parte del Novecento
A distanza di quindici anni dall’ultima esposizione su Hofmann in Italia, la mostra presenta molti lavori inediti
3 maggio -14 luglio 2024
Orari di apertura: | Dal martedì alla domenica dalle ore 11 alle 19. |
Biglietto d’ingresso: | Biglietto d’ingresso: 5 euro
Biglietto ridotto (3 euro) per: • possessori della Artsupp Card • possessori del biglietto cumulativo del Complesso Museale e Archeologico della Cattedrale di Lucca • dipendenti di Banco BPM e relative famiglie • gruppi superiori alle 15 unità • minori di 18 anni • studenti di università, accademie d’arte e conservatori provvisti di tesserino • soci del Touring Club Italiano • militari e forze dell’ordine con tesserino. Biglietto gratuito per: • bambini fino ai 6 anni • disabili (e accompagnatore) • un accompagnatore per ogni gruppo • studenti delle università toscane provvisti di tesserino • scolaresche (della primaria e delle secondarie) • dipendenti e membri degli organi istituzionali della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e relative famiglie • insegnanti • soci ICOM • giornalisti e guide turistiche con tesserino. Visite guidate su prenotazione (50 euro a gruppo). |
Informazioni: | info@fondazioneragghianti.it
T. 0583 467205 |
La Fondazione Ragghianti presenta, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, una retrospettiva dedicata all’artista tedesco Otto Hofmann (Essen, 1907 – Pompeiana, 1996), visitabile dal 3 maggio al 14 luglio nelle sale del Complesso monumentale di San Micheletto a Lucca.
L’esposizione, a cura di Paolo Bolpagni e Giovanni Battista Martini, è la prima dedicata a Otto Hofmann nel nostro Paese da circa quindici anni, e ne documenta tutta l’attività artistica, includendo numerose opere inedite.
La mostra si apre con le opere realizzate al Bauhaus, dove Hofmann fu allievo di Klee, Kandinskij, Albers, Schlemmer, Schmidt, Meyer e Scheper, e dove, nel 1930, fu allestita una sua personale di dipinti e disegni. Inoltre, saranno esposti in mostra – vera rarità – i quaderni illustrati di Hofmann delle lezioni tenute da Klee e Kandinskij tra il1928 e il 1930, e una documentazione in anastatica delle corrispondenze dei suoi maestri e del diploma che conseguì nella scuola fondata da Gropius.
Arruolato forzatamente nelle truppe della Wehrmacht, Hofmann fu inviato in Russia, dove restò poi prigioniero fino al 1946. Questo difficile periodo (1940-1946) è rappresentato con una serie di preziosi acquerelli, in buona parte inediti, eseguiti sulle lettere inviate alla moglie e agli amici, e con una serie di toccanti fotografie.
Sono inoltre esposte sia le opere realizzate nell’immediato dopoguerra al suo ritorno in Turingia dalla Russia, in un clima di sofferenza a causa delle crescenti divergenze di ordine politico con la nuova classe dirigente comunista, sia quelle eseguite quando riprese la carriera di pittore, ceramista, designer e insegnante di accademia, alternando lunghi soggiorni in Belgio, Francia e Italia. È anche possibile osservare la sua attività nel campo della grafica tramite xilografie e litografie realizzate nella seconda metà degli anni Quaranta.
Infine, la mostra dedica ampio spazio alle opere eseguite durante il soggiorno ventennale di Hofmann a Pompeiana, nella quiete dell’entroterra ligure, dove visse i suoi ultimi anni, a conclusione di un percorso caratterizzato dalla continua ricerca di tecniche artistiche differenti. Le opere di quel periodo, pur sempre astrattiste, sono ispirate dalla luce e dal paesaggio ligure.
Per l’occasione è realizzato un catalogo in italiano (Edizioni Fondazione Ragghianti Studi sull’arte) contenente le riproduzioni di tutte le opere esposte, immagini di fotografie, documenti, i testi dei curatori e un contributo della critica e storica dell’arte Chiara Gatti.
Ufficio stampa
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