Contro l’analfabetismo architettonico. Carlo Ludovico Ragghianti nel dibattito culturale degli anni Cinquanta
Contro l’analfabetismo architettonico. Carlo Ludovico Ragghianti nel dibattito culturale degli anni Cinquanta
€ 18,00
di Lorenzo Mingardi
Quaderni della Fondazione Ragghianti 2
Testo italiano, 215 p. ill. e fot. color. (21,5×17 cm.)
Editore
Edizioni Fondazione Ragghianti Studi sull’arte, Lucca, 2020
ISBN
978-88-89324-53-0
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Descrizione
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Questo libro racconta l’attività politico-culturale di Carlo Ludovico Ragghianti all’interno del dibattito architettonico italiano degli anni Cinquanta, in cui emerge, con forza, la partecipazione non soltanto intellettuale del critico. Attraverso un sistematico lavoro di ricerca e analisi di fonti primarie e inedite provenienti da diversi fondi archivistici, il volume evidenzia il ruolo-chiave avuto da Ragghianti in alcune fondamentali vicende legate allo sviluppo urbanistico e architettonico di tre città a lui molto care: Lucca, la sua città natale; Firenze, dove risiedeva ed era tra le personalità culturali più in vista, anche grazie a quanto aveva fatto durante la Resistenza; e infine Venezia, sede della Biennale, di cui era dal 1948 componente del consiglio direttivo, e futura sede, insieme a Firenze, dell’Università Internazionale dell’Arte (UIA), che sarà da lui fondata nel 1968. Gli episodi trattati mettono in luce, meglio di altri, come egli sia stato al centro di una rete nazionale di personalità – architetti, professori, politici e intellettuali – disposti a ogni tipo di sforzo culturale per indirizzare le città verso uno sviluppo urbano ponderato. Ragghianti fu un formidabile organizzatore di eventi culturali, ma anche un abile coordinatore di campagne di stampa e di iniziative contro ciò che riteneva non conforme alla salute di una città. Avviò infatti vere e proprie azioni politiche, che, rispetto ai suoi numerosi colleghi storici dell’arte ugualmente coinvolti nella tutela del patrimonio, poteva condurre con più forza grazie a numerosi fattori, tra cui il suo rango accademico e la prossimità con la politica romana, in particolare con gli ex compagni del Partito d’Azione. Le battaglie di Ragghianti negli anni Cinquanta materializzano una nuova forma di Resistenza “partigiana” contro l’analfabetismo architettonico delle istituzioni locali e nazionali, che andava combattuto con ogni mezzo e potere: politico, accademico, culturale.
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